Riflessioni sul Linux Day

Ciao a tutti,
parlando nel direttivo stavamo riflettendo per trovare alcune spiegazioni sulla diminuzione dei linux day/lug (non prendiamo il caso 2020/2021 come esempio) per provare a fare qualcosa in merito.
Sono saltate fuori diverse teorie e siccome ogni lug è molto una storia a se stante siamo alla ricerca d’idee per trovare punti in comune e provare a fare qualcosa che può influire maggiormente.

Alcune valutazioni:

  • I linux day funzionano dove il LUG è radicato nel territorio (in percentuale con la popolazione locale per la partecipazione)
  • Il LUG rimane attivo perché fa attività durante l’anno e ne beneficia anche il linux day
  • L’età media dei partecipanti è alta e non riesce a coinvolgere dai 25 anni in giù
  • Sono necessari nuovi modi di raggiungere le persone, es: banchetto in piazza/centro commerciale
  • L’accesso a Linux si è abbassato negli anni quindi bisogna portare argomenti nuovi più interessanti (forse prendere ispirazione dai temi delle riviste linux in edicola?)
  • Le linee guida Linux Day 2021: Linee Guida sono forse da aggiornare e assicurarsi che gli organizzatori dei linux day le conoscano
  • Creare un altro tipo di evento alternativo al Linux Day da fare dal vivo con un nuovo format nazionale
    • Creare degli eventi nazionali con materiale fornito da ILS con il supporto di altre comunità es: privacy day, open data day
      • In questo modo fornendo il materiale tipo presentazioni semplifichiamo la vita ai LUG e non-lug per fare eventi e si fa qualcosa di diverso
    • ILS Party
      • Sulla falsa riga di vari progetti come KDE o Wikimedia che hanno delle date in cui si festeggia con una torta e mangiare senza presentazioni
        • Si potrebbe fare il compleanno di ILS o di Linux (agosto quindi eviterei causa ferie)
        • Permette di fare un evento aperto a tutti e creare un po di gruppo specialmente dopo l’effetto covid
    • Presentation Day, venne fatto nel 2016 ma non da tutti e quindi visto il suo poco successo abbandonato (era in aprile) si potrebbe fare così:
      • 1 tema fisso ma non facoltativo come i linux day, 6 presentazioni o modelli tematici già pronti della durata di 15 minuti
      • Farli corti rende il tutto più leggero e anche meno impegnativo da preparare

Oltre ai punti già visti in precedenza che sono già in coda ma ci serve una mano per portarli a termine:

Resoconto riunione under 35: Riunione ILS per soli under 35

Tu cosa ne pensi?

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  • 1° teoria: durante gli anni si è perso il senso e i motivi dietro il software libero. Come soluzione può essere quella di ripetere l’educazione civica ai soci e LUG.
  • 2° teoria: la società sta diventando sempre più individualista e meno orientata al benessere comune.
  • 3° teoria: burnout generale.
  • 4° teoria: i LUG sono diventati dei covi di nerd/appassionati.
  • 5° teoria: il modello LUG + LD non è più appropriato nel 2021.
  • 6° teoria: la gentrificazione scoraggia i nuovi membri
  • 7° teoria: il modello non ha mai funziona
  • 8° teoria: la diversità nel LUG è troppo bassa
  • 9° teoria: l’informatizzazione e i cambiamenti digitali ha portato più ignoranza alla popolazione o falsa conoscenza
  • 10° teoria: le comunità si sono spostate online
  • 11° teoria: almeno gli informatici di oggi hanno soft skill peggiori rispetto a quelli di ieri
  • 12° teoria: la situazione è totalmente opposta da come ce la raccontiamo

Quoto. Non siamo in grado di competere online, quindi ritornare alle strade e agli spazi fisici può essere un’idea.

Mhm forse sì, ma non credo sia una delle cause.

A proposito di questo, mi piacerebbe provare a fare una mostra con expolibre.org e copiare la modalità di comunicazione dei francesi come degooglisation.

Ma questo ILS party sarebbe aperto a tutti? Mi pongo questa domanda perché ho qualche dubbio che un esterno a caso si unisce a un ILS party per mangiare…

Mi piace il termine, cosa possiamo fare per non scoraggiarli?

Questi due progetti mi piacciono. Riesci a fare un testo per Bozza testi attività (!4) · Merge requests · Italian Linux Society / linux.it · GitLab ? Così li proponiamo come attività intanto.

Si aperto a tutti, di solito al mangiare gratis o che ognuno porta qualcosa di solito è difficile tirarsi indietro.

PS: è partita una discussione su mastodon, informapirata :privacypride:: "Riflessioni sul Linux Day Quali spiegazioni rigua…" - Mastodon Uno Social - Italia (che è degenerata su altre cose).

La butto giù in un modo un po’ provocatorio, ma spero di rendere quello che secondo me è il problema di fondo. Proviamo per un attimo ad applicare fuori dall’informatica la stessa rigidezza ideologica che mediamente si trova in un LinuxDay a caso.

  1. Quando comprate la vostra auto pretendete che Fiat vi fornisca il progetto dettagliato del modello nonché il sorgente del codice di tutte le centraline?
  2. Quando comprate i fusilli al supermercato pretendete che Barilla vi fornisca l’esatta ricetta, il percorso di tracciabilità del grano, le analisi chimiche dell’acqua ed una dichiarazione di aver pagato equamente tutte le materie prime utilizzate?
  3. Quando acquistate una maglietta vi interessa avere i disegni del sarto, i dati dettagliati sul cotone o la certificazione etica del produttore?

Se impostate tutta la vostra vita su un canone morale così rigido non posso che farvi i complimenti. Se invece applicate questa rigidezza morale solo all’informatica ed il resto non vi riguarda, beh aspettatevi che per gli altri sia esattamente la stessa cosa: ci sono temi che sentiamo vicini ed altri che non ci toccano.

  • Finché i LinuxDay saranno luoghi per celebrare un culto
  • Finché Ubuntu sarà visto come roba per novizi da sconsigliare apertamente
  • Finché si continiuerà a suggerire Telegram al posto di Whastapp solo perché ha un pezzo di codice open trascurando i sui lati oscuri
  • Finché si suggeriscono ad altri soluzioni radicali che poi però non si applicano neppure a se stessi
  • Finché si riprende la gente perché s’è “dimenticata” un GNU

la cerchia dei potenziali “adepti” sarà limitata ai soli patiti di informatica.

Secondo me è accaduto anche all’ultimo LinuxDay almeno per le parti che ho potuto seguire. La premessa era stata quella di parlare dell’importanza dei dati e della loro gestione. L’implementazione concreta è stato il solita antagonismo contro big tech e la solita proposta di soluzioni da nerd. Gli utenti usano Facebook perché vogliono restare in contatto con le persone ed i temi di loro interesse, la riposta che ho visto proporre è quella di migrare su social pseudo-anonimi e popolati per la più da bot. E’ solo un singolo esempio ma penso renda l’idea della distanza che esiste tra la realtà e la nostra nicchia.

Abbiamo due strade:

  • Riduciamo il numero di boomer
  • Aumentiamo il numero di giovani, ma questo si ricollega al problema iniziale. Come coinvolgiamo i giovanotti?

Sicuramente sì. Proverò a scrivere qualcosa.

La trappola /s

Sinceramente a me sembra il contrario. Ho l’impressione che vengano fatti troppo compromessi o che i membri del LUG non comprendono bene tutti i valori del software libero e quindi di riconoscere la presenza di SW proprietario. Chi di voi si è mai lamentato direttamente con un produttore di sw (magari pubblicamente per sollevare un polverone) proprietario o con chi induce più o meno forzatamente ad utilizzarlo?

(non ho mai comprato un auto) La risposta a questa domanda è si ma solo per il sorgente del codice delle centaline (posto che si configuri come un computer general porpuose e con interfaccie I/O limitate). Il non possesso del progetto HW/meccanico dell’automobile non costituisce un problema al di fuori delle limitate capacità di poterla migliorare, riparare, clonarla e venderla (non mi risultano casi in cui un automobile ubbidisce a un padrone diverso dal proprietario). Chiaramente sarebbe meglio avere i progetti ma l’assenza non è un dramma grave.

Idem discorso sul progetto dell’auto per quanto riguarda la ricetta. Per il resto preferirei saperlo ma non lo pretendo perché ci pensano le agenzie regolatore e non costituisce un problema direttamente per me.

Idem 1 per quanto riguarda i disegni. Per il resto idem 2.

Scusami, ma stai mescolando questioni molto differenti. Non puoi equiparare (sto parlando dell’output di un progetto) un bene immateriale rispetto a un bene materiale, e in parte tra un programma e un non-programma (digitale). In generale la mia risposta è: non chiedo i progetti per qualunque cosa. E comunque probabilmente hai ragione: Ci sono temi che sentiamo vicini ed altri che non ci toccano.

Non so se uno o più punti di questa lista siano giusti o sbagliati, però secondo tendenzialmente dovremmo andare di più verso il dogmatismo, non pragmatismo.

Infatti per questo dico di spostarci sul discorso dogmatico/politico, perché le presentazione per nerd (ad esempio su docker) non interessano alla gente comune. Vanno fatti più discorsi connessi alla vita delle persone (e quindi dogmatici).

Riesci a linkarmi il video in questione (su https://video.linux.it)?

Non so di quali social stai parlando ma non è imporante. Si ritorna al problema del cane che si mangia la coda: la gente non va sui social alternativi perché non ci va la gente.

Probabilmente hai ragione. Siamo in una bolla composta, ad esempio da persone che possiedono un PC. Una possibile strategia è quella di adattare i discorsi alle persone comuni e di diversificare gli attivisti del software libero, composti attualmente da una buona parte da informatici.

Maledetti che commentano fuori dal forum…
Riassunto commenti da mastodon (fino a https://mastodon.uno/@toad/107337631099468791)

  • Siamo rimasti ancorati ai computer, anche se ormai la gentaglia usa principalmente gli smartphone (si ricollega alla 1° teoria)
  • Il linux day ha perso l’aura da antagonista e ribelle (si ricollega alla 1° teoria)
  • Può essere un idea trasformarlo in libreday e estenderlo ad altri movimenti
  • Per i giovanotti internet è sinonimo di FB/insta/TT/ecc, e ai bambini viene comprato uno smartphone invece di un computer. (si ricollega alla 9° teoria)

Vorrei evitare di finire nei soliti discorsi infiniti. Mi limito a poche considerazioni:

  • se pensi che la libertà abbia a che fare il software ma non ad esempio con le condizioni di lavoro di chi fa la pasta o la t-shirt, il minimo che dovresti aspettarti e che a molti altri non un freghi nulla del software. Se l’approccio è questo, i LinuxDay sono inutili. Possiamo restare nella nostra nicchia e continuare a ignorare il mondo.
  • questa idea di mettere il PC su piano diverso dal resto delle cose non ha ragione d’essere. Una buona parte di ciò che oggi è telematica (dalle tv agli smartphone alle auto alla IOT) non è un computer, non ha interfacce aperte eppure espone le persone agli stessi identici rischi
  • i dogmi sono per le religioni. Facciamo i LinuxDay per far aderire le persone ad una setta? O per fornirgli strumenti di consapevolezza?
  • il link al video anche no. La mia non è una critica a chi a tenuto il talk.

Estremamente istruttivo da leggere.
La colpa è di quei fo**u*i che comprano il tablet ai bambini che usano solo un cellulare o che non impongono per legge divina l’uso del FOSS. Apposto così.

Direi che siamo tutti d’accordo sui vari punti, forse l’unica cosa fattibile è creare questi nuovi format di eventi su tematiche diverse per spingere i lug a fare cose diverse.

Idee su questi tipi di eventi? io avevo scritto privacy day o open data day ma ci potrebbe stare anche altro naturalmente.

i LUG sono diventati dei covi di nerd/appassionati

A me pare esattamente il contrario, da covi di nerd ci siamo ritrovati tanta gente che si presenta una volta (eta > 30 anni) per chiedere aiuto che il pc/stampante non va

la gentrificazione scoraggia i nuovi membri

Credo ci sia oggi meno elitismo di 10 anni fa, ma comunque possiamo migliorare sicuramente

la diversità nel LUG è troppo bassa

Fair

I linux day funzionano dove il LUG è radicato nel territorio

A milano 250 delle 300 persone, era gente che non abbiamo mai visto

Il LUG rimane attivo perché fa attività durante l’anno e ne beneficia anche il linux day

Assolutamente si

Sono necessari nuovi modi di raggiungere le persone, es: banchetto in piazza/centro commerciale

Io stesso ho conosciuto un Lug con un banchetto in piazza!

L’accesso a Linux si è abbassato negli anni

Si e no, ok di portare argomenti diversi ma still Linux è visto come un “tutti dicono che è perfetto, ma poi quando lo installo metà delle cose non è supportata”.
Non bisogna presentare Linux come la perfezione

Sulla falsa riga di vari progetti come KDE o Wikimedia che hanno delle date in cui si festeggia con una torta e mangiare senza presentazioni

Le esche “di gola” funzionano sempre

burnout generale

Si.

ripetere l’educazione civica ai soci e LUG

è un ottima strategia per perdere le poche persone rimaste

Finché i LinuxDay saranno luoghi per celebrare un culto

Apple è un culto, e mi sembra che riescano usarlo a loro vantaggio

Finché Ubuntu sarà visto come roba per novizi da sconsigliare apertamente

Ubuntu ultimamente ha preso troppe scelte tecniche sbagliate. Dai la calcolatrice in Snap che ci mette 6s a lanciarsi anche no.

Finché si continiuerà a suggerire Telegram al posto di Whastapp solo perché ha un pezzo di codice open trascurando i sui lati oscuri

Fair.

Finché si suggeriscono ad altri soluzioni radicali che poi però non si applicano neppure a se stessi

THIS!

Finché si riprende la gente perché s’è “dimenticata” un GNU

Assolutamente

La colpa è di quei fo**u*i che comprano il tablet ai bambini

(Assumendo sia sarcasmo), concordo che è cercare solo di trovare un caprio espiatorio.

Mentre moltissimi 15enni negli anni 80 sapevano smontare e rimontare il carburatore del motorino che tutti avevano

Lui lo sapeva, non credo moltissimi. A me rimontare un carburatore avrebbe interessato poco…

Guardiamo la realtà delle cose

  • Ci sono molte persone a cui è sufficiente “raggiungere un obiettivo”, che può essere comunicare, stampare qualcosa, scaricare la posta e vedere i risultati medici su internet.

  • I tablet, permettono di raggiunere lo scopo senza focalizzarsi sul mezzo, e generalmente hanno un supporto migliore rispetto al mondo “PC desktop”

  • Se non facciamo pubblicità, come pretendiamo che la gente venga a conoscienza del progetto? Io non ho visto alcun tipo di pubblicità negli ultimi 10 anni. è anche vero che il passaparola è il miglior tipo di pubblicità

  • Serve creare interesse nel “come funziona”, ma ovviamente questa cosa non funziona con tutti

  • Contattiamo scuole superiori, facciamo pubblicità negli ITIS, se c’è gente interessata li si trova

Edit:
C’è anche gente che vede i lug come luogo troppo strutturato, come posto dove “per forza si fa” e che poi la gente che si accolla “i paduli” è sempre la stessa. E i volontari che hanno molta voglia di fare non sono troppi. Non so, ma non mi viene esattamente da dire “Dai vieni a (lug), che ci divertiamo un sacco e facciamo cose belle!”, anche perché poi è difficile “collegarsi” con le altre persone nell’associazione.

Non riesco a cogliere il collegamento tra gli argomenti. Me li puoi spiegare?

Di conseguenza non ho capito neanche questo argomento.

A che parte del messaggio ti riferisci?

Su questa parte mi riferisco a Should Rockets Have Only Free Software? Free Software and Appliances - GNU Project - Free Software Foundation. È chiaro che qualunque roba IoT debba avere solo software libero. Però come dice RMS stesso la necessità di avere software libero nei dispositivi con un interfaccia I/O limitata e fissa è meno forte.

Però sono anche valori, o filosofie.

Per il secondo motivo, che grazie ai dogmi del SL aumenta di tantissimo il livello di consapevolezza e percezione del pericolo/svantaggi/fregature.

Non hai capito il senso dei messaggi. Il problema è che (forse) che il maggiore utilizzo di smartphone/tablet da parte dei bambini sembra corrispondere a una minore consapevolezza digitale da parte di quest’ultimo, a causa forse della maggiore semplicità degli smartphone, al fatto che non sono pensati per essere smanettati e alla maggiore propensione all’utilizzo in modo passivo.

Di quali punti?

Concordo.

Io sono per la mostra expolibre in piazza, anche se non so come si potrebbe fare. Non serve un nuovo privacy day, dato che esiste il privacy pride il cui unico scopo è fare rumore per attirare l’attenzione sulle tematiche legate al trattamento dati e capitalismo della sorveglianza.

Forse è a causa del fatto che il tuo lug (unixmib) è universitario. Ma i membri (quelli veri) del lug sono “diversi” o si riconducono ai “covi di nerd/appassionati”?

Direi buono (giusto?)

Davvero? Io ho conosciuto @syntaxerrormmm e Fabio Fusili perché erano venuti al festival dalla mia ex scuola superiore e mi avevano chiesto di mostrargli il codice sorgente dell’applicazione che avevo fatto.

Concordo, è un bene essere onesti.

Cosa può andare male?

Si, ma tu sei nato negli anni 90, non 60/70.

E il nostro scopo è quello di fargli capire che il metodo per raggiungere l’obiettivo è/può essere subottimale (o una cazzata) perché ecc.

Concordo, anche se solitamente sono meno comodi per me per vari motivi.

Mhm non concordo. La gente comune non interessa sapere come funziona un software.

Anche nei licei e nelle altre scuole superiori per carità.

Non mi è mai capitato una cosa del genere ma OK

Concordo. Il principale problema che ho riscontrato nell’organizzazione dell’attività è questo.

Diciamo quelli espressi nel mio primo post.

si può pensare, per la questione piazza o dove farla stai hai singoli lug. noi dovremmo solo fare del materiale che spiega come organizzare la questione.

Onestamente non lo so, il privacy pride non era ben chiaro in cosa si faceva ed era più un sit in per persone che conosco l’argomento. Mentre questi format sono per raggiungere nuove persone che sono ignoranti.

Come mi sembra di aver già detto nelle scuole non è semplice per niente senza un contatto interno e a livello nazionale la cosa è molto frammentata. Per il momento preferisco evitare questa opportunità.

Assolutamente, l’idea di fare attività già pronte dovrebbe aiutare su questo frangente rendendo il tutto più semplice da organizzare e meno impegnativo.

Uno che mi piacerebbe riguarda l’OSINT magari accompagnata da una dimostrazione pratica di quante informazioni pubbliche l’utente “quadratico” medio si lascia in giro

Lo sto ripetendo più o meno dall’inizio. Come tu ritieni di poter vivere serenamente senza sapere i dettaglio cosa c’è dietro ad una confezione di pasta o ad una t-shit, allo stesso identico modo la stragrande maggioranza del mondo vive in pace senza preoccuparsi del codice sorgente.

Grosso modo a questa “La risposta a questa domanda è si ma solo per il sorgente del codice delle centaline (posto che si configuri come un computer general porpuose e con interfaccie I/O limitate)

Direi proprio di no. Il dogma si accetta senza discutere. I valori e le filosofie evolvono nel tempo, si mettono in discussione a volte semplicemente si ammette che fossero sbagliate.

Non ho mai la pretese di capire fino in fondo le persone. Ma il contesto mi pare chiaro. Affermare (a puro titolo di esempio) “che per l 80% dei giovanissimi e anche mezza età internet è sinonimo di facebook/instagram/tiktok e cazzate del genere” secondo te come andrebbe interpretato?

E’ il classico massimalismo del software libero. Qualsiasi altra cosa è sbagliata o inutile o dannosa. Amen.

Ok. Allora tendenzialmente direi di sì (o non lo so)

:grinning_face_with_smiling_eyes: l’idea è un po’ diversa ma OK. L’obiettivo del privacy pride era quella di fare rumore e reclamare i vari diritti/valori presenti nel manifesto (e ci siamo riuscito, almeno a livello di critica). Hai già visto la foto di ieri?

Però così secondo me si riduce la diversità interna e esterna con i conseguenti vari problemi abbastanza seri.

mhm non sono convintissimo ma OK

Ok, questo si riconduce al link sui razzi.

Davvero? Credevo che i dogmi fossero mutabili nel tempo e discutibili. E comunque sinonimi di valori o filosofie.

come un fatto di dubbia provenienza e biased (per la presenza dell’espressione cazzate del genere)

Mhm credo che confondi le idee della comunità nella sua interezza con le cose dette dai singoli membri. È evidente che questa espressione non c’entra nulla col copyright (se escludiamo il codice javascript non libero), in quanto il software gira lato server side, ma è solo l’espressione di una possibile decadenza digitale. RMS stesso dice che ad esempio impiega DuckDuckGo con JS disabilitato per fare le ricerche, nonostante il codice sorgente del backend non sia pubblico (per quanto io ne sappia). Un altro esempio: è (abbastanza)OK che le banche non rilasciano il codice sorgente del backend, ma dovrebbero farlo per il frontend. Per SaaS la questione è un po’ diversa: Who Does That Server Really Serve? - GNU Project - Free Software Foundation

si casomai facciamo un thread apparte per farlo diventare un evento più stile presentazioni e meno sit in. Così diventa anche informativo.

Lo so ma come nazionale se ci focalizziamo con le scuole diventa troppo complicato come primo approccio, dobbiamo fare una scrematura partendo da quelle più facili e accessibili, per poi specializzarsi.

Ho creato un paio di thread:

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