E poi si renderanno conto di quanto problematica sia come persona. Siamo nel 2023, ormai dovremmo essere riusciti a mettere da parte il “guru” e aver capito che è meglio evitare che il software libero diventi un culto della personalità.
Stavo meditando di realizzare un piccolo pieghevole da infilare nelle buste degli adesivi ILS, molte delle quali finiscono nelle scuole, in cui menzionare almeno i principali strumenti (StreetComplete, Common Voice e Weblate?), con l’auspicio di accrescere la partecipazione attiva individuale.
Magari ci sono modi più furbi di promuovere questi tools?
Sicuramente il pieghevole ci sta. Un’idea che mi viene in mente, legata a openstreetmap, sfruttando anche streetcomplete, è fare una presentazione di questi strumenti e poi chiedere magari alla scuola di mettere in uno schermo (ammesso ce l’abbiano) per alcune settimane una pagina con la classifica dei maggiori contributori nel proprio paese. Dovrebbe essere estraibile facilmente da overpass-turbo, piazzando poi i dati in un html che si aggiorna ogni tot. Magari la modalità “gamification” dà qualche stimolo in più. La pagina potrebbe essere tranquillamente pubblica e responsive, così chiunque la potrebbe vedere anche da un telefono. Se non avessero uno schermo per esporlo per un tot di tempo dentro la scuola potrebbero esporre la classifica in rete.
l’utilizzo di OSS nelle aziende aumenta perché è affidabile e personalizzabile
la libertà dei formati
l’oss nella PA
aggiungerei:
basta google e microsoft nelle scuole, i test, i voti etc. sono dati personali che contengono anche informazioni sensibili, e non possono essere trattati da aziende che soggiacciono al Cloud Act (mia moglie è docente, le ho appena frantumato le glorie proprio su questo argomento - come del resto faccio periodicamente)
promozione Gaia X e cloud in Europa
basta uso esclusivo di software Adobe/MS etc. - promozione di alternative FOSS nelle scuole (Gimp/Inkscape/Krita/Kdenlive/Blender/FreeCad/Ardour/Audacity, et cetera)
promozione di distro Linux anche in ambiente scolastico, non è l’OS dei nerd, è l’OS su cui si appoggia il mondo (infrastrutture di rete/NASA/hw industriale/“Android”/parte del kernel MS/etc.), perché finché a scuola si useranno solo iPad e PC con MS e Office 365 sarà una battaglia persa.
nei coding dojo bisognerebbe a mio avviso lavorare in ambiente linux, a costo di installare ai bimbi che vogliono provare a casa delle macchine virtuali con QEmu o VBox e una distro facile, meglio debian based
basta Office, è una chiavica assoluta e ostacola chiunque voglia provare Open Office o Libre Office peché gli schifosi formati MS disimpaginano tutto. non dico di usare TeX ma si può benissimo buttare le idee su Vim o Code OSS e poi impaginarle con Libre Office Writer, che non ha nulla da invidiare a MS Word, anzi; LO Calc non è ancora paragonabile ad Excel? nessun problema, è open source e quindi si può aggiungere ciò che serve… e poi basta usare Excel per fare qualsiasi cosa, non se ne può più. C’è uno strumento adatto per ogni scopo, i pass par tout fanno tutto, ma male.
Ne ho altre, ma aspetto che mi smontiate queste se serve, mi offro anche nel mio piccolo per slogan e grafica (manovalanza/bozze, non mi illudo di poter fare di più, lascio fare ai pro)
Per ora, come suggerito da @Mte90 , comincio dal contenuto
Per quanto i vari temi tipo “software libero nella PA”, “software libero nella scuola” e compagnia scaldino spesso i membri piu’ vicini alla community, francamente non sono convinto che scaldino altrettanto coloro che invece sarebbero da raggiungere ed avvicinare. Ne’, pertanto, che possano essere funzionali per l’ampiamento del coinvolgimento.
Esempio empirico: al Linux Day (quantomeno: al Linux Day che frequento io, quello di Torino), gli stickers FSFE sulla campagna “Public Money Public Code” non se li fila mai nessuno.
Su questo siamo d’accordo e mi piacciono anche a me.
[quote] basta google e microsoft nelle scuole, i test, i voti etc. sono dati personali che contengono anche informazioni sensibili, e non possono essere trattati da aziende che soggiacciono al Cloud Act …
[/quote]
su questo dovremmo al massimo informare dei rischi e svantaggi della politica closed , quindi se Gaia è l’alternativa a google e microsoft dovremmo informare di quali vantaggi porta rispetto alle controparti ;
Per quanto riguarda Adobe e Microsoft non credo sia una buona idea decretare che devono essere sostituiti dai FOSS , perchè alcuni il confronto non lo reggono appieno ,ora c’è pure l’IA che in photoshop scontorna ecc. ,per il fotoritocco gimp non gli tiene testa ; Non confrontiamoli ma mi viene in mente di concentrarci sulla filosofia di questi programmi ,si dovrebbe spiegarla ai più ,spiegare che possono usarla, migliorarla ecc… le quattro libertà insomma ,possono con questa filosofia far arrivare un gimp ai livelli di photoshop ,aiutando con la programmazione , con la donazione se vogliono ,con la pubblicità ecc .
l’utilizzo di OSS nelle aziende aumenta perché è affidabile e personalizzabile
la libertà dei formati
libera la mappa della tua città
Non ne ho messe di più perché è meglio partire leggeri per fare considerazioni successive su altre tematiche cosí magari qualcosa per il linux day lo abbiamo.
Detto questo se va bene, prendo i contatti con qualche grafico e vediamo cosa propone, come tempi e come prima cosa da grafiche video ecc.
Direi che va bene. Sarebbe da capire anche la scaletta e la frequenza con cui pubblicare, o se il materiale diventa riutilizzabile e condivisibile in qualsiasi momento.
Assolutamente per le aziende.
L’oss si adatta molto bene alle moltissime (troppe?) piccole e micro imprese presenti in Italia.
Penso alla cartoleria, che ha windows e lo usa solo per mandare le stampe alla stampante.
O a chi ha un pc windows solo per fare reception o simili
Sono tutti soldi che vanno a MS senza un reale buon motivo…
Riporto quanto ho scritto anche su Telegram: temi ottimi. Io partirei dal tema OSS per aziende, prima di continuare a riempire anche piccole medie imprese di servizi cloud chiusi e lock-in ovunque. Seguendo OpenStreetMap, il secondo tema per me è quello
Ad esempio, per le aziende, si può fare una carrellata di software alternativi, indicando le differenze fra software libero e non libero in ambito aziendale (dati importanti lasciati a big tech, privacy, ecc), includendo degli accenni al risparmio dei costi di licenza (alle aziende interessa soprattutto l’aspetto economico) e anche dando dei consigli per programmi di uso comune (email, browser, libreoffice, altri programmi da proporre). Direi che il messaggio vada pensato per liberi professionisti o picccole-medie imprese. Le grandi imprese forse hanno dinamiche diverse e serve un messaggio un po’ diverso, ma magari chi ci ha già lavorato può smentirmi e proporre qualcosa in merito.
E aggiungerei al tema Open Source per aziende anche l’argomento Open Source nella pubblica amministrazione, magari partendo dal motto Public Money, Public Code.
Abbiamo parlato e visto che quella azienda ha dei problemi (quindi bisogna ragionarcisi insieme):
fare delle locandine per convincere le aziende non ha molto senso, sono meglio dei volantini
i volantini poi sarebbero di piú tipi: uno dedicato alle alternative del software libero ma abbiamo il vademecum (che va tra l’altro aggiornato) e che quindi non é solo per aziende e uno invece stile enterprise per convincerle a rivendere servizi su software libero o a farlo
sulla seconda si puó copiare lo stile LPI che utilizzano grafici e quindi ci servono dei dati da utilizzare, sicuro da tidelift, stackoverflow e LPI qualcosa si trova ma dobbiamo rimediarli e dargli un senso
le aziende poi non é detto che vengano agli eventi dei lug ma leggano siti di notizie o social come linkedin, quindi bisogna ragionare su una campagna che abbia un senso
per quanto il messaggio di public money public code sia bellissimo e condivisibile da tutti e importante, si é visto che da noi non funziona (probabilmente perché non arriva a chi deve e rimane tra di noi)
Quindi abbiamo parlato delle altre 2 opzioni:
libera la mappa della tua città - stile manifesto del riparatore con i vari punti salienti: turismo perché ci sono piú dati, per i soccorsi per lo stesso motivo, perché li utilizzano molte altre aziende e enti pubblici/ecc perché sono libere
liberta dei formati
una versione fumettosa sfruttando l’idea delle spine della corrente che sono diverse tra un paese e l’altro (anche iphone per esempio) oppure del fatto che per leggere qualcosa poi si richiede una carta specifica
Alla fine con Zughy abbiamo deciso di procedere con quella dedicata alla libertá dei formati (con la prima idea), che ci penserá su come con la precedente facendo alcune bozze e sviluppando meglio l’idea ecc