Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale 2022-2023: Formati standard e software libero

Segnalo che oggi 15 giugno è l’ultimo giorno per proporre modifiche al controverso documento del “Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale 2022-2023” del Ministero della Cultura.

Come Italian Linux Society vorremmo come minimo che siano deprecati formati non-standard come AVI e PSD, e non sia fatta promozione a software proprietario come Unity 3D.

Wikimedia Italia si è invece già attivata sulla difesa del pubblico dominio, e per non permettere che i contenuti liberi legittimamente caricati dai volontari negli ultimi 20+ anni siano ora utilizzati per far pagare un “canone” su certi riusi.

(Ricordiamo che Wikipedia è in licenza Creative Commons BY-SA e quindi incoraggia qualsiasi riuso anche commerciale :+1: con l’unica clausola che si metta un credito a Wikipedia e che il materiale derivato rimanga a sua volta libero - lo dico perché molte istituzioni credono che un materiale con “divieto per scopi commerciale” sia accettabile - ma questo non è Open Access!)

Sì ma che cosa posso fare io?

Passo 1: Leggere le proposte di modifica su standard e software libero

Queste sono alcune proposte di modifica legate al software libero e gli standard aperti:

Passo 2: leggere le proposte di modifica per la difesa del pubblico dominio e contenuti liberi

Passo 3: fare l’invio nella piattaforma di consultazione

In seguito leggere la sezione “Come partecipare alla consultazione” in questa pagina per poter comunicare le proprie richieste (in seguito alla lettura di almeno una delle due bozze in alto consigliate):

Non mi è chiarissimo quale sia l’uso desiderato di questo tipo di consultazioni ma immagino che non sia “geniale” fare copia-incolla massivo con tutti lo stesso testo. Se siete d’accordo con l’intera pagina immagino basti linkarla.

Grazie a tutti per le considerazioni e i suggerimenti da poter fare con un commento nel forum. Io invio la mia segnalazione fra un’ora.

2 Mi Piace

Secondo me senza cambiare la legge sul diritto d’autore questo piano sarà difficile da attuare pienamente…cito solo un esempio, in Italia gli spartiti non sono riproducibili in alcuna forma e le biblioteche non possono darli in prestito. Con questi presupposti, è impossibile parlare di digitalizzazione del patrimonio culturale, considerando che la musica è una gran parte del nostro patrimonio! (solo un piccolo esempio di un problema che a mio avviso va ben oltre la questione tecnica, pure giusta)

1 Mi Piace

Hai qualche riferimento in materia spartiti? Mi piacerebbe approfondire

Grazie mille :+1:

Scusa il ritardo, Valerio, ho letto solo ora. Eccoti un paio di link su diritto d’autore e spartiti:

https://banchedati.dirittodautore.it/banchedati/la-disciplina-giuridica-degli-spartiti-musicali/